La violenza sarebbe un ottimo mezzo di comunicazione, se solo non facesse molto male.

Totale è il varietà settimanale sulla fine che stiamo per fare.

Gli effetti del capitalismo totale sulle nostre esistenze, spiegati bene e vissuti male.

Ideato e condotto da Jonathan Zenti con ospiti, pubblico, una grande orchestra e quattro formidabili inviati.

In onda il sabato mattina e in replica tutto il tempo dopo.

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L’illusione dell’attivismo on line

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L’idolatria del risultato ci ha fatto dimenticare come facciamo le cose.

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Sono iniziate le celebrazioni che danno l’avvio al Giubileo ordinario del 2025. E se Roma non è ancora pronta, figuriamoci noi.

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Una nuova egemonia culturale si sta facendo largo ed è uguale a quella di prima.

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In questa puntata si parla del futuro del giornalismo, se ci sarà ancora. Ma potrebbe essere una fake news.
Con la partecipazione di Danilo De Biasio. 

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Sono stati presentati i candidati alle prossime elezioni europee. Candidati che comunque in pochi andranno a votare.

La divisione è un tema molto divisivo. Come i biscotti, l’interruzione di gravidanza o il 25 aprile. Ed è un bene che sia così.

Il manganello è da sempre il simbolo della repressione fisica del dissenso. Ma nel capitalismo totale serve di più a ricordare che a reprimere.

La querela temeraria, una delle invenzioni del capitalismo totale affinché si impedisca di parlare di capitalismo totale.
Ospite Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Raitre. 

La gestione pubblica della fortuna, dove la persona bendata non è la dea ma il giocatore che spera di uscire dalla sua condizione di povertà vincendo una lunga lista di perdite.

L’affitto è fuori moda. E anche fuori mercato. E anche fuori da qualsiasi tutela. Nel capitalismo totale anche il mattone diventa liquido.

Vladimir Putin, il grande Zar della Russia del nuovo millennio, l’uomo di marmo totale. Dopo che Berlusconi gli aveva dato il lettòne, ci toccherà dargli anche la Lettonia?

Le famiglie reali, così fragili da avere sempre un problema che necessità dell’attenzione dei nuovi sudditi mondiali. Ma questa fragilità non è emofilia. Re e Regine viaggiano sulle carrozze a cavalli del passato o sono benzina nel motore a scoppio del capitalismo totale?  

Le grandi famiglie miliardarie italiane stanno cambiando pelle: i Marzotto, i Berlusconi, i Del Vecchio, gli Agnelli Elkann. Cosa bolle nella pentola dei loro soldi? E soprattutto, riusciranno i poveri a trovare un cucchiaio?

La voglia di esporre pezzi della propria esistenza ad un pubblico di sconosciuti fa leva sulla voglia di condividere e la speranza di farci dei soldi.
Con la partecipazione di Serena Mazzini.

Un varietà settimanale sulla fine che stiamo per fare.

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